YOGA E AYURVEDA

Un metodo validissimo consigliato a molti che combattere stress e trovare una pace interiore è loYoga, che ha una lunga ed interessante relazione con l’Ayurveda.

Entrambi sono nati in India e si sono diffusi in tutto il mondo, con benefici importanti oggi come in passato.

Introspezione, saggezza e salute, perfetta combinazione per la salute spirituale mentale e fisica.

Comprendere le basi di entrambi, Yoga e Ayurveda, ci aiuta a vivere in modo migliore e completo.

E’ verosimile credere che abbiano fatto parte sempre della stessa tradizione vedica, secondo però una visione più specifica pur nascendo dalla tradizione vedica si sono unite soltanto da qualche centinaio d’anni.

Per Yoga intendiamo Hatha Yoga, della purezza fisica, della forza, della chiarezza mentale che conducono alla profondità spirituale, Hatha Yoga la forma di yoga più comune.

Si utilizzano variazioni di Yoga il cui tema dell’esercizio fisico e mentale è utilizzato per sviluppare una buona salute e la pace interiore. Lo Yoga è UNIONE l’ arte di unire il Sé individuale (Atman) con il Sé universale (Brahman).

L’obiettivo dello Yoga dunque è la ricerca dell’emancipazione spirituale, la liberazione (Moksha).

Anche l’Ayurveda ci parla dello stile di vita, oltre che di massaggi, di alimentazione, trattamenti erboristici, e ci propone oltre alle routine quotidiana e stagionale anche pratiche più intense per sviluppare e mantenere il più alto livello di salute possibile.

Intorno al XVI secolo lo Yoga da scienza dedicata soltanto alla mente, alla spiritualità e all’illuminazione comincia ad interessarsi a tutto ciò che si può fare per ottenere la salute al corpo, e similmente l’Ayurveda si concentra sulla purificazione del corpo come mezzo per arrivare al perfezionamento della mente e dello spirito.

Nell’Ayurveda ritroviamo l’obiettivo yogico dell’immortalità nel Rasayana ovvero ringiovanimento.

Tutto questo ci conferma quindi che sia per lo Yoga che per l’Ayurveda l’Uomo è un insieme inscindibile di corpo, mente e spirito.

Il concetto di ringiovanimento è centrale nell’approccio ayurvedico alla vita e ben si accosta al concetto yogico che la morte può essere tenuta alla larga.

Ecco come oggi accade che in molti centri ayurvedici si utilizzino posture di yoga (Asana) ed esercizi di respirazione e meditazione, viceversa in centri Yoga si parla delle pratiche ayurvediche a supporto per conseguire e mantenere il benessere del corpo con uso di erbe, alimentazione e tecniche diverse (vedi Panchakarma).

Vediamo ora in breve come siamo fatti per capire come Yoga ed Ayurveda ci vengono in aiuto.

L’ Ayurveda come lo Yoga affonda i propri pilastri nel Samkhya che molto in breve sono degli antichi principi filosofici dualistici atei, anteriori all’arrivo del Buddha, che parlano di Purusha (energia cosmica spirituale) e Prakrti (energia cosmica materiale).

Quando queste due energie all’origine della creazione si sono incontrate hanno dato origine ad una prima amalgama chiamata Mahat che in sé aveva già tutte le caratteristiche e le qualità (guna) che si ritroveranno poi in ogni sostanza vivente, compresa quella umana.

Le qualità riferite al macrocosmo sono:

Sattva perfezione, bontà, felicità – responsabile dei cinque sensi (udito,tatto,vista,gusto e olfatto)

Rajas attività, il divenire – responsabile degli organi d’azione (mani, piedi, parola, etc)

Tamas apatia, indifferenza – prima i 5 elementi sottili da cui derivano poi 5 i elementi

  • etere (akasa)
  • aria (vayu)
  • fuoco (agni)
  • acqua (apas)
  • terra (prithivi)

Queste tre qualità o guna non sono mai separate ma convivono in modo dinamico e si sostengono a vicenda. Nella medicina ayurvedica si manifestano pià concretamente e fisicamente nelle tre costituzioni o dosha che sono

  • Vata (30%etere 70% aria)
  • Pitta (30% acqua 70% fuoco)
  • Kapha (30% terra 70% acqua)

Questo della conoscenza del proprio tipo corporeo è il passaggio fondamentale per apprezzare appieno le grandi potenzialità della medicina ayurvedica, proprio perché pone l’accento sulla conoscenza individuale della persona nella sua completezza e non sulla malattia.

La definizione più corretta però è conoscere il proprio tipo “psico-fisiologico costituzionale” perché include sia la mente che il corpo.

L’Ayurveda ci dice che ogni volte che accade qualcosa nella mente questa si manifesta in un punto fisico, e che questa interconnessione avviene in un punto a metà fra la parte fisica e la parte non fisica, ed è in questo punto che si trovano i principi operativi dell’Ayurveda, che si chiamano Dosha.

Lo squilibrio dei dosha è il segnale che mente e corpo non sono perfettamente allineati e coordinati.

  1. Vata – controlla il movimento (eliminazione)
  2. Pitta – controllla il metabilismo (trasformazione)
  3. Kapha – controlla la struttura (assimilazione)

L’importanza di sapere che tipo siamo è in relazione alla dieta, all’esercizio fisico, all’attività giornaliera e a tutto ciò che può prevenire l’insorgere di malattie.


La conoscenza del proprio dosha dunque è la chiave dell’equilibrio, nell’Ayurveda come nello Yoga, ricordandoci sempre che sono presenti tutti e tre.

Yoga ed Ayurveda dunque sono scienze alleate per il raggiungimento della Moksha o liberazione, ossia il benessere totale e globale dell’uomo, fisico mentale e spirituale.

Insieme costituiscono una scienza olistica ottimale che promuove il benessere dell’intera umanità.

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