Ama, tossine in Ayurveda

Cos’è Ama?

La parola in sanscrito Ama, mentre in italiano come voce del verbo “amare” suona piacevolmente, in Ayurveda è un sostantivo temibile e deleterio per la salute, e significa “cibo non digerito”.

Ama è un accumulo di tossine che, sotto forma di materia scura, appiccicosa e maleodorante, si deposita prima nel tratto gastrointestinale e poi viene assorbita insieme alle sostanze nutrienti (cibo digerito), penetrando in profondità nei tessuti e depositandosi dove il corpo è più debole.

Come ci accorgiamo che stiamo accumulando troppo Ama nel nostro organismo?

Prestando attenzione ai segnali che il corpo ci manda, che sono:

pigrizia, sonnolenza, febbre leggera, dolori in varie parti del corpo, pesantezza di stomaco dopo i pasti, costipazione, gas intestinali, patina sulla lingua e comparsa di muco nelle feci.

L’accumulo di Ama porta allo squilibrio dei Dosha (Vata, Pitta e Kapha i tre umori ayurvedici e il cui termine sanscrito significa letteralmente “difetto, alterazione”) e all’ostruzione degli Srotamsi (canali grossolani).

A causa dell’accumulo e dell’assorbimento di Ama possono comparire varie malattie a seconda del luogo di accumulo.

Per esempio, quando Ama si deposita nei polmoni si crea congestione, tosse e asma, quando si deposita nelle articolazioni crea artrite, e negli intestini crea diarrea o stitichezza.

Perché non tutto il cibo che mangiamo viene digerito ed eliminato?

Come prima cosa non sempre siamo consapevoli di quali alimenti ci fanno bene e quali ci fanno male. L’Ayurveda ha dei suggerimenti per ogni persona in base alla sua propria natura (Prakriti) e alla situazione di squilibrio del momento (Vikriti).

Comunque in generale rimangono in parte indigeriti i cibi pesanti e difficili da digerire, come cereali raffinati, carne, latticini, i cibi fast food, fritti, conservati e precotti, prodotti industriali a base di farina bianca e zucchero bianco raffinato.

Quando non è possibile evitarli completamente basta mangiarli in quantità ridotta per non indebolire o sovraccaricare Jatharagni (il fuoco digestivo) e mantenere un’alimentazione ayurvedica equilibrata.

Ma non è importante solo “cosa” ma anche “come” mangiamo.

Parliamo di stile di vita o abitudini acquisite per vari motivi.

Mangiamo senza aver digerito il pasto precedente, mangiamo in fretta, mastichiamo poco e male, mangiamo distrattamente davanti alla televisione, al computer o al cellulare, beviamo poco, tratteniamo i bisogni fisiologici a lungo, andiamo a dormire con la pancia ancora piena senza aver digerito.

Mangiamo distrattamente quasi quanto respiriamo senza accorgercene. E così anche gli organi del nostro apparato digerente, non ricevendo ossigeno, rallentano le loro funzioni.

Cosa possiamo fare per non produrre Ama?

Come prima cosa possiamo scegliere di mangiare gli alimenti più adatti alle nostre capacità digestive secondo l’alimentazione ayurvedica, quindi secondo la nostra natura e la situazione del momento.

Riduciamo il più possibile gli alimenti industriali, le farine e zuccheri raffinati, cibi pesanti e fritti, carne e latticini.

Mangiamo più prodotti di stagione, estratti di frutta e verdure, verdura cotta o al vapore, pietanze calde e oleose (ottimo l’aggiunta di ghee o burro chiarificato), minestre di verdure, aggiungiamo spezie alle pietanze (cumino, cardamomo, coriandolo, assafetida, cannella, zenzero, curcuma, semi di senape e pepe nero per ridurre spasmi e gas intestinale), ogni tanto seguiamo un po’ di digiuno, mangiamo poco o quasi niente.

Altra cosa molto utile che possiamo fare è riscoprire l’acqua calda!

Teniamoci sempre a portata di mano un thermos con dell’acqua calda fatta bollire per 10/15 minuti, meglio ancora aggiungendo gli ultimi cinque minuti di bollitura un pezzetto di zenzero fresco.

Sarà la nostra salvezza berne uno o due bicchieri a digiuno al mattino e poi continuare a berne un sorso ogni tanto per tutta la giornata, soprattutto prima dei pasti. Questo ci aiuta ad alzare il fuoco digestivo e favorire così la digestione del cibo. Ottimo anche masticare un pezzetto di zenzero fresco prima di mangiare.

Ancora un atteggiamento utile è portare attenzione a come mangiamo, e nei limiti del possibile, dare la massima attenzione a ciò che portiamo alla bocca, alla masticazione del cibo e al senso di sazietà.

Cosa possiamo fare per eliminare Ama?

Oltre a migliorare l’alimentazione e lo stile di vita, seguire la routine quotidiana e stagionale ayurvediche, sono consigliate regolari terapie di purificazione Panchakarma massaggi con oli, esercizio fisico, tutto sempre secondo la propria natura.

Noi siamo quello che mangiamo e il cibo influenza non solo il nostro fisico ma anche la nostra coscienza ed il nostro modo di pensare. Riflettiamoci.

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